Non parlo certamente del futuro inteso come Tempo.Ne conosco talmente poco che non azzardo nessuna ipotesi, anche se di idee me ne sono fatte un bel po'
No!Parlo del futuro che costruisce l'uomo, sempre più in fretta, senza un attimo di sosta, per superare se stesso e gli altri.
E allora succede che " Il futuro arriva prima di noi" nella nostra vita, certe volte molto prima che siamo noi ad arrivare nel futuro! Entra come un ciclone e ci travolge, mentre noi, impreparati, cerchiamo di rientrare senza più riuscirci, sulla via che avevamo pianificato proprio per andare incontro al futuro.
E non resta da fare altro che adattarsi, cercare di imparare le nuove regole, le nuove tendenze, e farlo il più in fretta possibile, perché poco dopo una nuova ondata di futuro entrerà prepotentemente nelle nostre vite e ci farà capire inesorabilmente che tutto deve cambiare ancora e anche in fretta, perché non c'è tempo di dormire sopra le nostre appena conquistate piccole certezze.
Per la prima volta comincio a capire pienamente ciò che diceva con affanno mentre correva, il bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie! "E' tardi, è tardi! "
E averlo capito non mi ha reso felice. Non mi ha reso felice semplicemente perché l'ho capito troppo tardi.
Ma non tardi fino al punto di non provare a porre rimedio, almeno per ciò che mi riguarda, al mio modo di riappropriarmi del futuro.
In effetti, in me, già da un bel po' c'erano i segni che preludevano a questo cambiamento, ma mi ha sempre trattenuto il pensiero di essere inadeguata, e temevo il giudizio degli altri che mi dicevano che bisogna stare al passo con i tempi, ora non mi importa più, perché so che voglio vivere il mio presente senza fretta, muovendomi tranquillamente per entrare nel mare misterioso del futuro.Non rifiuto assolutamente il futuro e il cambiamento che porta con sé, ma voglio essere io a entrare nelle sue acque con calma e riflessione, e non accetto più che sia il futuro a entrare dentro di me con un'onda travolgente che continua a farmi correre mentre mi dico "E' tardi, è tardi!"
Resterò indietro? Ma tutto sommato che cosa mi importa, arrivata alla mia età, se ciò mi può dare la possibilità di non vivere con l'ansia sempre più tangibile che attanaglia il mondo? Con l'infelicità latente di chi non sa più fermarsi per guardare una foglia che nasce? D poter fare a meno diassistere a quella fretta di crescere senza obiettivi, che oggi caratterizza tanti delle nuove generazioni, e non per colpa loro, ma di questo futuro che l'uomo ha costruito con la fretta, senza un'attimo di sosta? E più che altro per andare dove? E a che scopo?
Voglio insomma ritrovare il tempo di immaginare il futuro, prima di viverlo, come ho fatto nella mia beata gioventù, nellaritrovare la normalità di un presente, che oggi purtroppo non esiste più.
Ci riuscirò? E chi lo sa! So che la mia curiosità di conoscere sempre cose nuove e che mi fa fare sempre nuove domande, è il primo ostacolo che mi trovo davanti, ma so anche che se nel presente tutto è bello, anche il futuro che ci viene scaraventato addosso molte volte non è migliore. A me scegliere cosa mi va e cosa no.
Insomma io nel futuro ci voglio andare con i miei piedi!
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