mercoledì 26 giugno 2024

Uno per tutti tutti per Uno

 Già si intuiva dai primi preparativi, che erano cominciati un mese prima, che il 23 giugno sarebbe stata una giornata particolare, una di quelle giornate  "sui generis", come tutte quelle che hanno sempre caratterizzato la persona che andavamo a festeggiare.

C'eravamo sentiti su Waths app e sul cellulare, in maniera sempre più continuativa, per fare del nostro meglio  affinché questa giornata fosse bella e da ricordare, e durante tutti questi incontri vocali ed epistolari, si era creata tra noi un'armonia non cercata, ma nata da sè, spontaneamente, semplicemente, che ci ha fatto sentire da subito parte dello stesso progetto.


Senza usare paroloni  di amicizia, visto che con alcuni neanche ci si conosce, e con altri, nell'arco di trent'anni ci saremo incontrati sì e no dieci volte, bisogna saper usare altre parole. Se non è amicizia, che cos'è stata quella sensazione che tutti abbiamo provato, di sentirci immediatamente sulla stessa linea di pensiero, rinunciando a essere protagonisti individuali, per diventare un'unica entità, che di punto in bianco ci ha reso tutti ragazzi?

Poi abbiamo capito! E' stata proprio la parola 'ragazzi' ad aprirci la mente, perché è bastato pronunciarla la prima volta e il tempo, i luoghi, la vita che è stata vissuta da ciascuno di noi  in maniera diversa,....tutto, tutto è sparito e ci siamo ritrovati tutti ragazzi. 

I suoi ragazzi.

I ragazzi che hanno festeggiato il 23 di giugno quell'amico comune, che è stato il nostro catalizzatore.

E' bello fare festa, e la nostra festa è andata anche oltre tutte le aspettative, perché nell'arco di una giornata non è mancato proprio niente. 

Emozione, commozione, lacrime, risate, musica, canti, divertimento, pranzo condiviso con allegria, ricordi, immagini venute da lontano, speranze, progetti, c'è entrato tutto in questa giornata.....e voglia di continuare ad esserci, di non farci disperdere dalla vita, di non spezzare quel filo invisibile che ci ha fatto dire "UNO per tutti, tutti per UNO".

Grazie per tutto ciò che è stato, per le esperienze vissute e per quelle che saranno da vivere. La vita va da sé. è vero, ma qualche volta creare l'alchimia per un nuovo incontro, dipende da ciascuno di noi.