Talmente profonda, che alla fine ci sono sprofondata.
Mi ero chiesta tante volte del perché io preferissi spazzare usando la scopa invece dell'aspirapolvere e non ero mai riuscita a darmi una risposta. Poi Pieraccioni in un attimo mi ha sciolto il nodo gordiano.
Tutto è cominciato quando durante un'intervista gli è stato domandato che cosa preferisse fare oltre al suo lavoro di attora e lui senza esitare un attimo ha detto...stirare. Peché mentre stira i panni spiegazzati, può riflettere e si rende conto che la riflessione lo porta oltre che a togliere le pieghe ai vestiti, a spianare anche quelle più profonde della vita. Gli avrei dato un bacio per ciò che ha detto, perché per me spazzare è come entrare nel mio giardino segreto, per togliere la polvere, le briciole, gli inciampi che la vita mi fa trovare tutti i santi giorni sul mio cammino. L'aspirapolvere è rumoroso e io per riflettere ho bisogno del silenzio. Tutto qui.
E allo stesso modo mi funziona quando tiro la sfoglia e la vedo allargarsi a dismisura sulla spianatoia. Potrei usare la nonna papera e in un attimo farei, ma nossignori, io devo impastare a mano e tirare la mia sfoglia con il mattarello, e mentre faccio questa operazione penso, rifletto e faccio delle considerazioni
filosofiche tutte mie,sulle cose del mondo che gli altri possono anche non condividere....ma a me non me ne importa un accidente.Io non ho alcuna ideologia, A me interessa solamente l'Uomo e il suo sacrosanto diritto di esistere come persona libera in ogni parte della Terra.
Per farla breve oggi , mentre tiravo la mia sfoglia che prima era sghemba, ma poi diventava sempre più rotonda, mi è venuto spontaneo paragonarla alla Terra e mi sono detta che per avere il risultato che stavo ottenendo io, dovevo riandare a monte, e cioè a quando ho impastato le uova con la farina e le ho lavorate a lungo, fino a ch ho ottenuto una bella palla elastica, che poi ho fatto riposare in frigorifero. Anche la Terra per essere bella come l'ha trovata l'uomo ha avuto bisogno di impasti energici, e poi di riposo, perché ogni sua parte trovasse il posto definitivo.
Poi quando ho ripreso la mia palla, ho cominciato a stenderla, a prepararla per ciò che doveva diventare, e così è stato per la Terra.
La mia sfoglia è diventata tagliatelle, la Terra, continenti popolati.
Le mie tagliatelle, via via che le tagliavo si srotolavano tutte uguali e allo stesso tempo tutte diverse. Nessuna era uguale all'altra, e questo era il bello, perché ciascuna di loro avrebbe preso il condimento in maniera diversa.
Anche per la Terra, più o meno è andata così. Tutti uomini, tutti uguali e comunque tutti diversi l'uno dall'altro, e anche questo era bello perché ciascuno avrebbe appreso lo scibile in maniera totalmente individuale
E' a questo punto che ho capito che la parte più importante era il condimento. e del condimento la cosa veramente essenziale era il sale.
Un condimento per le mie tagliatelle, dove gli ingredienti dovevano essere ben dosati, perché il sapore o l'aroma di uno non coprisse o sminuisse gli aromi degli altri, dove l'olio doveva essere misurato bene perché permettesse al sugo ottenuto di amalgamare bene le tagliatelle, in modo che ciascuna di loro desse il meglio di se stessa.
E per la Terra come la mettiamo? Esattamente alla stessa maniera. Un condimento fatto dai potenti che governano il mondo, ben dosato in modo che scendendo sugli uomini li facesse avvicinare, per scambiare vicendevolmente ciò che avevano appreso dalla vita, senza voler prevaricare gli uni sugli altri, ma avvicinandosi gli uni agli altri, restando liberi.
C'è da dire che non tutte le volte il condimento risulta avere un sapore perfetto. Qualche volta è accettabile, altre volte decisamente poco buono, altre volte sarebbe bene buttarlo via subito, prima di rovinare le tagliatelle o la Terra.
Certe volte è troppo sciocco, altre volte troppo salato. Nel primo caso si può anche rimediare, ma nel secondo rischia di fare molto male sia allo stomaco di chi mangia le tagliatelle, sia alla salute degli uomini che popolano la Terra.
Una zuppiera accoglie con piacere le tagliatelle condite bene, allo stesso modo in cui la Terra accoglie con piacere gli uomini guidati nella giusta maniera da altri uomini che abbiano la giusta dose di sale in zucca.
Ecco! la mia riflessione profonda è terminata, ed era proprio profonda. Me ne sono accorta quando ho assaggiato la prima forchettata delle mie tagliatelle!